Acculturazione è termine consolidato della critica sociologica (si veda L. Gallino, Dizionario di sociologia, Torino 1974, s.v. Acculturazione, par. B), che indica, come è noto, il processo di adattamento di un popolo o di un gruppo sociale a una cultura dominante. Si possono individuare nei rapporti di condizionamento culturale tra popoli, tre tipi di acculturazione:
- acculturazione di tipo a: assorbimento, da parte di un popolo, di elementi culturali di un altro popolo vicino, dal quale il primo è politicamente indipendente;
- acculturazione di tipo b: assimilazione forzata, da parte di un popolo o di un gruppo etnico, della cultura di un altro popolo, dal quale il primo è politicamente dominato;
- acculturazione di tipo c: assimilazione per immigrazione, grazie alla quale gruppi anche consistenti di immigrati adottano progressivamente la cultura del paese di immigrazione.
Si è parlato di lingue egemoni e subalterne. Contatti prolungati accentuano i processi.
- Prima fase acculturativa: prestiti, calchi.
- fase avanzata: bilinguismo
- esito finale: morte della lingua subalterna e assimilazione culturale
9INTERLINGUISTICA 9.1Il contatto interlinguistico.
Quando due o più lingue sono in contatto duraturo nella vita di un parlante (e di una comunità) si producono effetti particolari che chiamiamo interferenze.
Un effetto è la formazione di una “lega linguistica” (Sprachbund): diversi sistemi si contaminano a vicenda.
Le conseguenze più diffuse sono il bilinguismo e la diglossia.
Bilinguismo
Paesi ufficialmente bilingui: Canada;
plurilingui: Belgio, Svizzera, Russia,
Il bilinguismo perfetto è un ideale teorico
Diglossia
I. Diglossia e bilinguismo
II. Diglossia senza bilinguismo
III. Bilinguismo senza diglossia
IV. Né bilinguismo né diglossia
Cf. Charles A. Ferguson, Diglossia, in «Word» XV 1959, 325-40.
Diglossia significa che nelle comunità bilingui le varietà tendono a spartirsi i domini. Si determina una specializzazione delle varietà: Varietà H (High) e L (Low):
1- arabo classico e arabi regionali
2- katharevusa e dhimotikì in Grecia
3- tedesco standard e tedesco svizzero (Schweizerdeutsch),
4- francese standard e creolo francese di Haiti.
- italiano standard e dialetto locale (o varietà alloglotta)
In genere la varietà Alta è connessa con la religione, è Schriftsprache, è "standardizzata".
Pidgin e creoli
Altri temi dell’interlinguistica sono i pidgin e i creoli, lingue miste nate dalla confluenza e semplificazione di una lingua di colonizzazione e di una lingua indigena. Vedi Turchetta Barbara. 2009. Pidgin e creoli. Introduzione alle lingue in contatto. Roma, Carocci.
Un pidgin era la Lingua franca o sabir, codice “di emergenza” e “di mediazione”, in quanto il suo unico scopo era quello di far comunicare parlanti di lingue differenti (lingua ausiliaria). Il sabir era su base romanza, e si usava a fini commerciali nelle città portuali del Nord Africa nei primi secoli del 1000 d.C.; era caratterizzata da una grammatica semplice, lessico eterogeneo e vocabolario piuttosto ridotto. Il termine franco designava nel mondo greco-bizantino e arabo-islamico i vari popoli dell'Europa Occidentale (Franchi per antonomasia). Il primo studio è quello di Hugo Schuchardt del 1909, Die Lingua Franca (vedi Schuchardt 1979).
Oggi si chiama lingua franca una lingua di uso internazionale adoperata per facilitare la comunicazione in ambiente plurilingue, specialmente nel campo diplomatico. Essa supplisce alle costanti esigenze di riferimento a convenzioni linguistiche, anche (e talvolta soprattutto) terminologiche, che possano divenire comuni al di là delle provenienze. La lingua franca per eccellenza è dunque l’inglese.
Creoli
Quando una lingua pidgin è acquisita da bambini come lingua materna diventa creola:
- giamaicano (a base inglese),
- haitiano, a base francese (nato dalla creolizzazione del francese pidgin): diglossia francese standard/haitiano;
- melanesiano della nuova Guinea o tok pisin (talk pidgin),
- krio della Sierra Leone,
Cf. Fabiana Fusco. Che cos'è l'interlinguistica. Carocci 2008, 20103,
Sommario:
1. L’interlinguistica: nozioni introduttive
Definizione e precisazioni terminologiche/Un po’ di storia della disciplina/Tendenze recenti
2. Il prestito
Definizione/Riconoscimento del prestito/Motivazioni del prestito/Tipi di prestito/Acclimatamento e integrazione/Induzione di morfema
3. Il calco
Definizione/Tipi di calco
4. Interlinguistica e plurilinguismo
Il contatto interlinguistico e le aree plurilingui/Effetti dell’interferenza sulle strutture grammaticali
Bibliografia
9.1.1L’interferenza.
Un tipo classico di interferenza interlinguistica è il prestito.
PRESTITI (Loans, Borrowings, - Emprunts)
La fonte più ricca di formazione di parole nuove è il prestito da altre lingue, un fenomeno di interferenza linguistica che consiste nella riproduzione di un modello alloglotto nel duplice aspetto del significante e del significato: è una imitazione pedissequa di un modello ispiratore. Gran parte del lessico risale a prestiti antichi o recenti, e si potrebbe dire con lo Schuchardt che ogni parola in origine è stata un prestito. Infatti la parola nuova affiora dapprima nell'uso di un individuo per poi diffondersi in cerchie sempre più vaste e assestarsi infine nella lingua "standard" (neologismo). Il fondo delle voci latine del vocabolario italiano, evolutesi nei secoli nella forma e nel significato, si è andato costantemente incrementando di termini avventizi, derivati dalle lingue con cui gli abitanti della penisola sono venuti a contatto per motivi commerciali, politici, culturali, di vicinanza, ecc.
MOTIVAZIONI DEL PRESTITO:
a) per l'assenza di un termine corrispondente (prestiti di necessità);
b) perché dotato di particolare connotazione semantica;
c) per il prestigio del termine straniero;
d) anche: per snob: ostentazione maldestra di cultura (prestiti di lusso)
I motivi del prestito sono perciò eterogenei: strutturali, socio- e psicolinguistici, pragmalinguistici, ecc.
TIPOLOGIA DELLE INTERFERENZE
- PAROLE OSPITI (Casuals, Gastwörter, xénismes): citazioni occasionali di parole straniere (prestiti “effimeri”);
- PAROLE MIGRANTI (Wanderwörter): termini importati e diffusi da immigrati.
- MOTS BOUCHONS (parole “sughero”, galleggianti e alla deriva): voci di sostrato.
GRADO DI INTEGRAZIONE
Essenziale nei fenomeni di interferenza linguistica è il momento mimetico che consiste nell’adeguamento al modello alloglotto ispiratore: tale adeguamento potrà conoscere gradi diversi in base alla maggiore o minore fedeltà con cui si riproduce tale archetipo. Il Modello potrà essere riprodotto molto fedelmente (cfr. it. jet, big, hobby, best seller, hamburger, self control, team, week end, escalation che riproducono fedelmente i modelli inglesi) a it. gol che è stato parzialmente adattato all’italiano (ingl. goal) fino a it. bistecca che si allontana in modo vistoso dal modello beefsteak o it. grattacielo e pallacanestro, autocontrollo che riproducono con elementi preesistenti in italiano l’inglese skyscraper, basketball e selfcontrol; o ancora economia sommersa, alta fedeltà che riproducono rispettivamente underground economy e high fidelity.
Analizzando tutti questi casi di interferenze linguistiche, è evidente che si passa dalle riproduzioni più fedeli fino alle forme più raffinate e meno palesi di imitazione di modelli: ciò che varia è “semplicemente la diversa misura in cui entrano in gioco l’adesione al modello e l’originalità dell’intepretazione” (Gusmani 1993, p. 12).
- Citazione, in genere virgolettata;
- Forestierismo (Fremdwort, foreign word, emprunt brut), dapprima ristretto a una lingua speciale (Sondersprache), poi generalizzato;
- Prestito adattato (Imprestito, Lehnwort, loanword): modificato nella forma e nel significato per adattamento parziale alla lingua target; non è più effimero e tende a generalizzarsi;
- Prestito integrato (Erbwort, Entlehnung): ormai completamente ambientato nel sistema fonologico e semantico della lingua d'arrivo; di solito si tratta di antichi prestiti, non più sentiti come tali.
club, spot, sport.
Un tipo speciale di prestito è il prestito semantico o strutturale (CALCO)
Calco linguistico: è un fenomeno di interferenza linguistica che si differenzia dai più appariscenti fenomeni di prestito in quanto abbraccia quei casi di interferenza in cui l’imitazione è limitata alla “innere Sprachform” e non riproduce invece il significante, l’aspetto esteriore del modello alloglotto. Si tratta di un fenomeno di contatto discreto, di un processo mimetico più raffinato rispetto al prestito in quanto impiega materiale linguistico preesistente in lingua replica.
grattacielo, sp. rascacielo < ingl. skyscraper; realizzare < ingl. to realize; tempo reale < ingl. real time;
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