A elena bernardi



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VENEZIA


VERONA

24 MAG(gio)


Alla Signora

La Signora Angela Bragato

Figlia della Carita

Ricapito al Signor Verdari

Speziale alla Porta dei Borsari

VERONA
A DOMENICA FACCIOLI

2138(Venezia#1830.05.22)
Luca e Lazzaroni stanno bene, per cui gli esami delle maestre di campagna si svolgeranno tranquillamente. La Canossa manda però altri facsimili di quesiti perchè entrambe le esaminatrici non si affatichino troppo. Se necessitassero di altri facsimili di lettere, li chiedano e Cristina manderà tutto.
V.G. e M. Carissima Figlia
Vengo mia cara Figlia a darvi le mie notizie da Venezia, ove giunsi felicemente mercoledì 19 corrente, e ritrovai tutte le care compagne in sufficiente stato. La mia salute grazie a Dio è buonina; ma però mi sento ancora alquanto deboletta, nondimeno spero di fortificarmi perché adesso mangio di più, e state certa che per quanto mi sarà possibile procurerò di governarmi.

Oggi è il secondo giorno degli Esercizj delle nostre Dame, potete immaginarvi quanto siamo occupate.

Mi consolai sentendo della cara vostra che il giorno 15 che vela passate tutte discrettamente.

Per gli esami vedrete che il Signore farà che tutto andrà bene. Lasciai alla Cristina23 anche tre quesiti di creanza che feci di nuovo. Le lettere le avrete ricevute io spero quantunque non me ne parlate. Se mai i quesiti vi occorrono scrivete una riga alla Cristina che ve li mandi.

Per la cara Lazzaroni24 io temo che non guarirà se non le cavano un po' di sangue al piede come fecero l'altra volta, e dopo il salasso le cartine che prende, e un po' di moto, e di passeggio spero che la guarirà, ve la raccomando molto.

Termino mia cara Figlia perché potete figurarvi quanto in questi giorni sia occupata. Sabato

questo santo Patriarca viene lui a fare una delle due prediche.

Ricordatevi di me col Signore che ne ho gran bisogno. Governatevi, e pregate anche per l'Istituto che il Signore voglia santificarvi tutte e dilatarlo nella Sua misericordia, se ciò è secondo la sua santissima Volontà.

Vi abbraccio tutte, e tutte vi lascio nel Cuor Santissimo di Maria, e tanti rispetti al Signor Don Giovanni25
Di Voi Carissima Figlia
Venezia li 22 maggio 1830
Dopo avere scritto questa lettera ne ricevo un altra carissima vostra, dalla quale con gran consolazione rilevo il vostro gradimento di tutte, e la guariggione della cara Lazzaroni, come che avete ricevuto le copie delle lettere, e de’ quesiti, e se si fermano i quindici giorni di più come mi scrivete ed avesse Cecchina26 bisogno di altre copie di quesiti o di lettere scrivetemelo dicendomi solo gli argomenti che dopo gli Esercizj vi farò quello che vorrete, ma adesso mia cara figlia scrivete alla Ravagnana27 come fate a me, ma mi è propio impossibile il servirvi, facendovi una copia dovendo rubare i momenti per iscrivere quel poco che mi è indispensabile, e vi assicuro che jeri sera andando a letto alle ore 11 dovetti dire l'ultima Commemorazione spogliandomi perché non ho un momento di respiro. Per metter poi quella giovane della Ravagnani se fosse pericolata nelle Convertite di Bergamo, per la cognizione che io ne ho dico di nò assolutamente. Pel Soccorso poi non lo conosco.

Di nuovo in somma fretta vi abbraccio, vi unisco solo una riga per la cara Lazzaroni.



Vostra Aff.ma Madre

Maddalena Figlia della Carità28

PS. Mi è venuto in mente che la lettera della Ravagnani potete scrivere una copia, e questa mandarla alla cara Cristina a Verona, la quale la metterà in netto, e poi ve la farà scrivere dalla Prudenza29, perché il carattere della Cristina la Ravagnana lo conosce. Bisogna poi che scrivete tutto voi alla Cristina perché io non ho tempo: anzi potete fare addirittura la lettera, e se questa anderà bene fatta come la farete voi gliela manderà, se nò ve la farà fare come già vi dissi di sopra.

Solo vi ripeto che bisogna che scriviate alla cara Cristina. State bene e raccomandatemi al Signore.

VENEZIA

Alla Signora

La signora Domenica Faccioli

Figlia della Carità

In Rocchetta Convento S. Croce

BERGAMO


AD ANGELA BRAGATO

2139(Venezia#1830.05.26)


La Canossa si giustifica per le continue fatiche a cui la sottopone, ma per quanto la sua salute sia migliorata, l'assillo delle Dame, che seguono il corso degli Esercizi, non le lascia respiro. La Bernardina dunque può essere sì sottoposta ad un nuovo esame per la sua vocazione, ma si decida prima del suo ritorno.

V.G. e M. Viva Gesù Carissima Figlia [ Venezia] 26 maggio 1830

Povera la mia Angelina altro non faccio questa volta in partico­lare che darti imbrogli, ma che vuoi fare ci vuole pazienza e per non perdere tempo non ti voglio rendere neppure ragioni, ma vengo a dirti le cose perchè puoi figurarti come mi conviene rubare i mo­menti in questi giorni che ho le Dame. Oggi a pranzo ne abbiamo un­dici per quanto sento.

Veniamo ai nostri affari, col mezzo di Battista gastaldo 1 vor­rei che cercasti conto della Teodora Sughi, prima però sarebbe ne­cessario che tu cercassi se si potesse sapere a San Giovanni in Val­le 2 destramente da quelle monache le informazioni di questa gio­vane; vero è che non essendo il luogo proprio stabilito, non si può prendere una gran norma da questa informazione, nondimeno se puoi trovare un mezzo prudente procura di averlo...

Scrivendo faccio un altro riflesso ed è essere molto tempo che Teodora non è stata da noi onde manda a chiamarla. Esamina se sia dello stesso pensare e desiderio. Se la trovi costante le dirai che tu sei in qualche lusinga che in una delle nostre Case lontana da Vero­na per altro possa aprirsi un posto ma per cucina se verificandosi questa tua lusinga desidera che tu la proponga per tale impiego e senti cosa ti risponde. Se lo desidera cerca informarti a San Giovan­ni in Valle e poi me lo scriverai.

Oggi voleva scriverti tante cose ma avendo dovuto scrivere come vedrai alla Cecilia 3 mi manca il tempo. Solo ti dirò che per la Bernardina4 non vedo nessuna difficoltà che col permesso del Superiore venga a parlare per la vocazione un qualche sacerdote da noi ma che definisca sino che son quì per riguardo di suo fratello Arciprete 5 che così alla mia venuta sappiamo quello che abbiamo da fare.

Combina col Signor Don Battistino6 e colla Metilde7, ma ve­dete di sollecitare perchè la mia venuta col signor Arciprete sarà peggio. La mia salute proprio sufficiente.

Hai fatto benissimo a mandarmi le tre lettere coppiate. Per la casa dell'ortolano puoi raccontarlo a Carlo Gastaldo. Per la casa della Pastori non vorrei che il marcio che tu temi abbia da essere il valore. Basta speriamo in bene.

Intanto quando verrà il Conte Venier 8 ti raccomando l'altro orto. Raccomanda a Cristina 9 che si governi e che non corra tanto.

Per la Bernardina mi hai inteso che quel Religioso che il Signor Don Marchi 10 vuole che gli provi la vocazione, che col permesso del nostro Superiore 11 venghi da noi a provargliela, e venga adesso perchè il tutto sia stabilito pel mio ritorno.

Raccomanda all'Isabella12 che mangi, se vuole che andiamo per il mondo. I miei soliti rispetti.

Dimmi se il Signor Don Battistino ha aggradito il regalo.

Sono in somma fretta

Tua Aff.ma Madre Maddalena13

Figlia della Carità



AD ANGELA BRAGATO

2140(Venezia#1830.05.29)


La Canossa éè in attesa del Patriarca, Mons. Monico, che dovrebbe andare a tenere una conferenza alla dame degli Esercizi. Quindi brevemente accenna a quanto vuole che risolva: chieda a Don Bajetta la soluzione del caso dell'ex gastaldo; sospenda ogni in­tervento per la predicazione in onore di San Gaetano; compensi lo straordinariato di Padre Martinelli.


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